Compliance aziendale: contesto e definizioni
In un contesto economico caratterizzato da incertezza, volatilità, crescente complessità di leggi e normative oltre che di regolamenti che normano le attività commerciali, i modelli organizzativi rivestono un ruolo cruciale nel promuovere pratiche etiche, prevenire violazioni normative e proteggere la reputazione dell’azienda.
La cosiddetta “compliance aziendale” si riferisce al sistema che assicura il rispetto delle normative e delle leggi che regolano le attività commerciali. Include una serie di pratiche, procedure e politiche volte a garantire che un’azienda agisca in modo etico, legale e responsabile.
La mancanza di compliance può portare a sanzioni legali, danni alla reputazione e perdite finanziarie oltre che a difficoltà nelle relazioni con clienti, fornitori e investitori.
Il primo passaggio per garantire la costruzione di un sistema di compliance aziendale efficace è quello di dotarsi di modelli organizzativi: un modello organizzativo ben strutturato costituisce la bussola che guida le azioni di un’azienda verso un comportamento etico e legale e che fornisce le necessarie tutele in caso di irregolarità o imprevisti.
Si tratta di definire, con l’aiuto di professionisti in questo campo, modelli e procedure che siano effettivamente parte integrante della cultura aziendale, definendo responsabilità e sistemi di monitoraggio che favoriscano un ambiente in cui la compliance sia integrata ai processi aziendali.
Il Ruolo dei Modelli Organizzativi
I modelli organizzativi rappresentano uno strumento chiave nella gestione della compliance aziendale. Questi modelli delineano le procedure e le responsabilità in modo chiaro, promuovendo una cultura interna orientata alla conformità.
Pensiamo ad esempio al Modello 231 (Modello Organizzativo di Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs 231/2001) che, in nello specifico, è stato introdotto in Italia come un meccanismo di organizzazione e gestione aziendale finalizzato a prevenire la commissione di alcuni reati.
I vantaggi di simili modelli non sono legati solo alla prevenzione di reati come quelli legati alla corruzione, alla frode o all’inosservanza delle normative in materia di ambiente e sicurezza, ma anche alla diffusione di un ambiente aziendale etico e orientato alla legalità. Le responsabilità sono definite in maniera chiara e trasparente grazie a procedure per la comunicazione e la mitigazione dei rischi.
Questa trasparenza si traduce in una governance aziendale più solida ed in una responsabilità individuale più consapevole.
Implementare dei modelli organizzativi va oltre la semplice adozione di procedure e linee guida: si tratta di promuovere una cultura della compliance all’interno dell’organizzazione, in cui i dipendenti sono consapevoli delle normative e delle conseguenze delle proprie azioni, anche legalmente. Questa consapevolezza riduce il rischio di comportamenti non idonei e migliora la reputazione dell’azienda sia internamente che rispetto a tutti gli stakeholder.
I partner commerciali, gli investitori e i clienti infatti sono più propensi a collaborare con aziende che dimostrano impegno verso la legalità e l’adozione di comportamenti etici. Ciò può tradursi anche in opportunità di business e relazioni commerciali più solide e stabili oltre che in un miglioramento del rating di legalità aziendale.
È importante sottolineare poi che i modelli organizzativi non sono modelli statici ma si adattano ai cambiamenti normativi ed alle dinamiche di settore: questa flessibilità consente alle aziende di rimanere aggiornate e di rispondere in modo rapido ed efficace alle nuove sfide richieste dal mercato.
Solo continuando ad evolvere ed innovare si sviluppano capacità di adattamento e migliorano sensibilmente le opportunità di successo: una riflessione che è consigliabile a tutte le realtà aziendali, dalle più piccole alle più strutturate.